Sapevate che i ricercatori del Politecnico di Zurigo, trasferendo due geni vegetali nel riso comune, hanno migliorato la capacità della pianta di assorbire il ferro dalla terra? Si chiamano Christoff Sautter e Wilhelm Gruissem e spiegano su 'Plant Biotechnology Journal' come, grazie alla combinazione della ferritina e della nicotianamina sintasi, i chicchi possano immagazzinare una quantità di ferro sei volte superiore alla norma. Resta da chiarire però,l'impatto che la sua coltivazione potrebbe avere sull'ambiente, inoltre sarà necessario svolgere dei test che ne certifichino la sicurezza.
Il chicco Ogm potrebbe essere una soluzione valida per chi è afflitto da anemia, così come per i paesi in via di svilupp dove si presentano condizioni ambientali ostili alla coltivazione. Il riso è una fonte di alimentazione per un terzo della popolazione mondiale, ma non permette di assorbire sufficienti elementi per risolvere la mancanza di ferro; fatto sta che la società rimane ancora divisa sull'utilizzo di queste procedure. In Italia per esempio, l'Ogm non è visto di buon occhio dalla politica, specialmente dal ministero delle politiche agricole che, con "fierezza italiana", tenta di mantenere la purezza naturale dei nostri prodotti, bloccando assiduamente ogni proposta di avviare le procedure Ogm sugli alimenti tipici del nostro territorio; sembra insomma che, nel nostro paese, rimanga l'ostinato e assiduo bisogno del ''made in Italy", si cerca quindi di mantenere la sicurezza economica che la nostra agricoltura offre, prediligendo sempre la salute dei consumatori e la produttività cospicua degli agricoltori, con i metodi e le tecniche più accurati, vanto assoluto del nostro paese.
L' Ogm quindi, nel nostro paese, rimane e rimarrà un esperimento fallito, un scienza senza speranze insomma, magari avrà un futuro diverso nei paesi meno sviluppati del nostro, e pronti a confrontarsi con compromessi scientifici che possano favorire una crescita maggiore e più facilitata.
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