lunedì 29 marzo 2010

Una terapia per fermare le convulsioni epilettiche

Circa il 30% dei pazienti affetti da epilessia resiste ai farmaci antiepilettici usati per controllare le crisi. Sono quindi necessarie nuove terapie poichè altrimenti l'unica speranza è la rimozione chirurgica della zona epilettogena.
Vi è, infatti, una stategia alternativa, in studio presso l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, chiamata terapia genica: consiste nell’individuare l'area del cervello da cui hanno origine le crisi epilettiche, utilizzando spesso tecniche di imaging e di elettroencefalografia. Si introduce poi uno specifico gene terapeutico che sintetizza una sostanza con proprietà anticonvulsivanti (il neuropeptide Y).
Questo tipo di terapia è stata sviluppata in uno studio sperimentale condotto da Francesco Noè nel laboratorio di Annamaria Vezzani, in collaborazione con altri gruppi internazionali di ricerca.
Il gene che codifica il neuropeptide Y è stato introdotto nel cervello di modelli sperimentali di epilessia utilizzando un vettore di trasporto nelle cellule chiamato vettore virale adeno-associato, derivato da un virus non patogeno; è stato così possibile ridurre la frequenza delle crisi negli animali epilettici.
I risultati dello studio hanno mostrato che l’introduzione di un gene con un effetto terapeutico nel cervello del roditore, determina la produzione del peptide per almeno 1 anno e diminuisce le crisi epilettiche provocate sperimentalmente.

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