La predazione è un tipo di interazione antagonista in cui un organismo predatore usa come fonte di cibo un altro organismo preda. Si parla di prede sia in campo animale che in campo vegetale. Perché un predatore possa esistere devono esistere delle prede. Un esempio di preda sono gli insetti per le piante carnivore, o il leone che caccia la gazzella per cibarsene. Altri tipi di interazioni antagoniste sono il parassitismo e l'erbivoria.
Non sempre il rapporto predatore-preda ha uno svolgimento cruento e un esito mortale. Ci sono altre numerose forme di lotta, più sottili, che hanno luogo sul palcoscenico della natura. Quali sono? Come si svolgono? Il loro esito è sempre prevedibile? Partendo dai dinosauri e arrivando ai mammiferi superiori (ma senza dimenticare gli insetti, gli uccelli, i pesci, i rettili e addirittura le piante) l'autore ci spiega i motivi di questa lotta e ne descrive lo svolgimento, facendoci comprendere perché essa sia indispensabile e, in certi casi, addirittura "buona".
Il rapporto tra preda e predatore determina un classico esempio di sistema semiotico, un sistema cioè in cui gli elementi si raggruppano in due classi reciprocamente solidali. Infatti, il comportamento della preda modifica il comportamento del predatore, ma ne è anche ovviamente modificato.
Ciò vale sia per le azioni individuali (rispettivamente di fuga e di caccia), sia, su una scala spazio-temporale più vasta, per la crescita o la diminuzione delle popolazioni delle prede e dei predatori: se aumenta il numero delle prede disponibili, crescerà anche quello della popolazione dei suoi predatori, ma, crescendo il numero dei predatori, le prede tenderanno a diminuire.
sabato 13 marzo 2010
Prede e predatori
Parole chiave e/o co-redattore:
2E,
Fabrizio Lombardi,
Iacopo Fadda,
predatori,
prede
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