lunedì 12 aprile 2010

Axolotl

Ambystoma mexicanum Shaw, 1789, comunemente chiamato Axolotl, è una salamandra neotenica (compie l'intero ciclo vitale allo stadio di larva) che vive nel lago di Xochimilco, nei pressi di Città del Messico. È considerato una specie a rischio di estinzione per diversi fattori quali la pesca, l'inquinamento e la distruzione dell'habitat.
Caratteristiche
Può arrivare fino ad una lunghezza di 25-30 centimetri.
Caratteristiche fisiche tipiche dell'axolotl sono il corpo tozzo con la presenza di due ciuffi branchiali ai lati del capo;presenta diverse varianti cromatiche delle quali quella albina e quella naturale (colorazione nera) sono le più conosciute. Oltre ad essere in grado di rigenerare parti del proprio corpo, nonostante in genere mantenga le caratteristiche dello stadio larvale può raggiungere la metamorfosi in casi di inadeguatezza ambientale (inquinamento,scarsità di ossigeno, eccetera). Nell'axolotl, la neotenìa è dovuta ad una disfunzione tiroidea: agli anfibi infatti, per compiere la metamorfosi, è necessario l'ormone Tiroxina, prodotto appunto dalla tiroide.
L'esemplare maschio presenta labbra cloacali più sviluppate, e inoltre ha una forma del capo più definita, mentre in quello femminile ha una forma più rotondeggiante
Comportamento
Totalmente acquatica, questa salamandra branchiata ha un comportamento statico durante le ore diurne,mentre nelle ore notturne,nelle quali è attivo si muove in cerca di prede. L'axolotl è infatti un animale assai vorace
Diffusione e habitat
Allo stato naturale l'axolotl è endemico del lago di Xochimilco, che si trova a 20 km a sudest di Città del Messico. Frequenta fondali di sabbia fine e numerosi nascondigli offerti da radici legnose e rocce ben saldate tra loro. Folta vegetazione a base soprattutto di Elodea, Egeria, Lagarosiphon e Ceratophyllum. Apprezza acque con buona corrente e molto ossigenate. Acque inquinate e povere di ossigeno possono indurre alla metamorfosi. L'axolotl si adatta alla temperatura dell'ambiente regolando il suo metabolismo di conseguenza, resistendo a temperature talvolta bassissime persino sotto lo zero.

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