
L'origine della vita sulla Terra è databile entro un periodo compreso tra i 4,4 miliardi di anni fa, quando l'acqua allo stato liquido comparve sulla superficie terrestre, e i 2,7 miliardi di anni fa quando la prima incontrovertibile evidenza della vita è verificata da isotopi stabili e biomarcatori molecolari che mostrano l'attività di fotosintesi.
Il concetto di origine della vita è stato trattato fin dall'antichità nell'ambito di diverse religioni e nella filosofia.Dal punto di vista scientifico, la spiegazione dell'origine della vita parte dal presupposto fondamentale che le prime forme viventi si originarono da materiale non vivente, attraverso reazioni che, attualmente, non sono più in atto sul nostro pianeta.L'interrogativo su come si originò la vita sulla Terra si pose soprattutto in seguito allo sviluppo della teoria dell'evoluzione per selezione naturale, elaborata da A.R. Wallace e Darwin nel 1858, la quale suggeriva che tutte le forme di vita sono legate da relazioni di discendenza comune, attraverso ramificati alberi filogenetici che riconducono ad un unico progenitore, estremamente "semplice" dal punto di vista biologico.Il problema era capire come si originò questa semplice forma primordiale, presumibilmente una cellula molto simile agli attuali procarioti, contenente l'informazione genetica, conservata negli acidi nucleici, oltre a proteine e altre biomolecole indispensabili alla propria sopravvivenza e riproduzione.
Il processo evolutivo che ha portato alla formazione di un sistema complesso e organizzato (ovvero il primo essere vivente) a partire dal mondo prebiotico è durato centinaia di milioni d'anni, ed è avvenuto attraverso tappe successive di eventi che, dopo un numero elevato di ten

Abiogenesi:
Per generazione spontanea (o abiogenesi) si intende la credenza, molto diffusa dall'antichità fino al XVII secolo, secondo cui la vita possa nascere in modo "spontaneo" dalla materia inerte o inanimata, tramite l'effetto di "flussi vitali".
Si riteneva infatti che Dio avesse creato direttamente solo gli esseri viventi "superiori" (come l'uomo e i grandi animali), mentre quelli "inferiori" (come i vermi e gli insetti) potessero nascere spontaneamente dal fango o da carcasse in putrefazione.
La Cellula:
L’unità fondamentale nella vita dell’organismo umano è la cellula e ciascun organo è di fatto un aggregato di cellule differenti, unite insieme da strutture intracellulari di sostegno. Ogni cellula richiede una certa quantità di nutrimento per il mantenimento della propria vita e tutte utilizzano in modo pressochè identico le stesse sostanze nutritizie.

Circa il 56% del corpo umano è costituito da liquido: parte di questo liquido è interno alle cellule (liquido intracellulare), mentre la parte restante cioè quello degli spazi esterni è definito liquido extracellulare.Tra i costituenti dei liquidi cellulari, in soluzione, vi sono ioni e sostanze nutritizie necessarie per il mantenimento della vita. Il liquido extracellulare è in continuo movimento attraverso il corpo e viene rapidamente rimescolato dalla circolazione del sangue, nonchè dai processi di diffusione che hanno luogo tra il sangue ed i liquidi tissutali.
Quindi, tutte le cellule vivono praticamente nel medesimo ambiente ed è per questo che il liquido extracellulare è spesso definito come mezzo interno dell’organismo. In altri termini, questo liquido, costituente l' “ambiente interno” del corpo agisce come mezzo per lo scambio di nutrienti e prodotti di rifiuto e fornisce l’ambiente fisico-chimico stabile necessario per il funzionamento della membrana e per quello della cellula.
Quindi, tutte le cellule vivono praticamente nel medesimo ambiente ed è per questo che il liquido extracellulare è spesso definito come mezzo interno dell’organismo. In altri termini, questo liquido, costituente l' “ambiente interno” del corpo agisce come mezzo per lo scambio di nutrienti e prodotti di rifiuto e fornisce l’ambiente fisico-chimico stabile necessario per il funzionamento della membrana e per quello della cellula.
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